
Rassegna Stampa
Bologna: recital della pianista Maria Grazia Bellocchio a ‘Il Nuovo l’Antico’.
...Maria Grazia Bellocchio deve le sue ripetute esibizioni grazie ad un felice incontro fra gli intenti della rassegna e il costume suo proprio di creare excursus fra antichi e moderni, di cui, questi ultimi, è interprete italiana di riferimento, grazie soprattutto alla collaborazione storica con Divertimento Ensemble, per il quale fra l’altro organizza progetti didattici rivolti a giovani interpreti e giovani autori....
Triplo Concerto
Guarnieri affida alla Sinfonica di Milano una nuova composizione con tre pianoforti (non troppo) solisti
La prima esecuzione assoluta di Iriplum, concerto per tre pianoforti e orchestra (2020-21) di Adriano Guarnieri al Piccolo Teatro Studio è stata un autentico avvenimento, che ha lasciato il desiderio di ritrovare, approfondendola in un nuovo ascolto, la ricchezza di una scrittura di eccezionale densità...
Viaggio lungo le sponde del «popolare»
Bella intesa tra il soprano Alda Caiello e la pianista Maria Grazia Bellocchio
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20221030gazzettadiparma_28György Kurtág, la libertà del pensiero
...Immenso compositore che Bellocchio ci rivela ancora una volta: radicale per leggerezza, capace nei suoi Giochi Játékok) di sorprendere con la commossa e complessa meditazione (le tre diverse versioni di Ligatura), con le pause inattese, con l'amabilità tanto sfrontata quanto pacata, col suo rappresentare la «nuova musica» attraverso l'indipendenza da ogni scuola...
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bellocchio_kurtag_alias 26 giugno 2021L'eccezione di una nuova consuetudine
...Questo lo janno comunemente strumentisti e direttori d'orchestra in paesi che non siano l'Italia, dove, almeno nello star system, si ricordano solo le eccezioni luminose di Maurizio Pollini e di Claudio Abbado.
Ma torniamo ai progetti a tema. Il prototipo è l'ormai celebre doppio cd della Kairos Kurtág's Ghosts (2009), dove l'inventivo pianista Marino Formenti alternava brani dell'immenso compositore ungherese a brani di ben 17 colleghi di tutti i tempi...
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alias_22 gennaio 2022Qualità accuratissima delle interpretazioni
...Maria Grazia Bellocchio ha scelto liberamente 34 pezzi, ne ha "composto" sapientemente la successione in sei gruppi, e alla fine di ogni gruppo ha collocato Gyorgy Kurtág un "hommage à...", seguito da una rara pagina dell'autore oggetto di omaggio...
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bellocchio_kurtag_classic voice_ottobre 2021György Kurtág, la libertà del pensiero
...Ora è la volta di Maria Grazia Bellocchio, pianista di grande e giusta fama, che in Ligatura (Stradivarius/Milano Dischi) suona con una sapienza mirabile 34 dei brevi pezzi di
Játékok alternandovi composizioni di Scarlatti, Schubert, Shostakovich, Ciajkovsky, Janácek, Bach. II criterio di Bellocchio è molto semplice: gli autori classici sono evocati nei titoli e nello stile (per somiglianza o per contrasto o per spiazzante dissacrazione, come nel caso di Hommage à Tchaikovsky) dallo stesso Kurtág...
Kurtag e gli avvincenti giochi al pianoforte interpretati da Maria Grazia Bellocchio
L'ascolto di questo recente disco interamente dedicato a György Kurtag realizzato per Stradivarius dalla pianista Maria Grazia Bel-locchio offre la rara occasione di entrare nel mondo segreto del grande compositore ungherese con il senso di sorpresa che si prova sfogliando un libro di opere Klee, di scoprire così un'affinità sotterranea nel cogliere dietro una esemplare coerenza formale la presenza di ingredienti più disparati che diventano veri e propri messaggi cifrati...
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kurtag_gazzetta di parma_23 maggio 2021Maria Grazia Bellocchio si conferma un’interprete raffinatissima, versatile e dalle notevoli doti di chiarezza e precisione.
Come si costruisce un recital pianistico fuori dai canoni obbligati dei concerti di agenzia? La risposta la offre alle Sale Apollinee, per la Biennale Musica, Maria Grazia Bellocchio con un intelligente montaggio di pezzi brevi, accortamente contrastanti, in un accattivante caleidoscopio strumentale pensato per sollecitare la curiosità dell'ascoltatore. Poi, come fuori programma, la Bellocchio propone con grazia settecentesca, in una mimesi del clavicembalo, un brano di Couperin. Quanto dire che la pianista milanese trascorre agevolmente dalla ricerca di timbri asciutti e oggettuali, propri del pianoforte contemporaneo, alla finezza del repertorio barocco.
La Bellocchio ha mostrato fantasia con un programma simpatico e intelligente come possiamo aspettarci da questa brillante pianista.
…la Bellocchio apparsa in perfetta forma per la lucidissima tecnica unita soprattutto alla fantasia e all’inventiva musicale.
...il grande pezzo di Tristan Murail “Le territoires de l’oubli” (1977), un grande blocco di 26 minuti, l’ampio arco formale appare inseparabile dalla seducente qualità, dalla concretezza del suono pianistico con una evidenza davvero coinvolgente, esaltata dalla bravura di Maria Grazia Bellocchio.
…l’intelligenza, la raffinata musicalità e il particolare pianismo nelle musiche di Schumann, Bartok e Ligeti…perché le mani di Maria Grazia Bellocchio così come sono al servizio di una mente analitica e di uno slancio passionale, sanno dare al pubblico il senso puntuale di un’interpretazione.
…cd “Stradivarius” Donatoni/Gorli…in evidenza le bellezza del suono, l’ampiezza del respiro nel fraseggio, la precisione e la chiarezza ritmica, essenziale nella musica donatoniana…musicalità e qualità del suono, ben sostenuti da virtuosismo e talento eccezionale…un cd che merita di essere conosciuto.
…il secondo filo rosso che attraverso il cd è costituito dalla personalità artistica della pianista Maria Grazia Bellocchio, non solo infaticabile (ed eccellente) esecutrice di moltissimi la lori in prima esecuzione assoluta, dotata di un panismo di primissimo ordine servito da una tecnica e una musicalità cristalline…
…Oiseaux exotiques di Messiaen…un’esecuzione veramente contemporanea, rigorosa, nella quale emergevano con tutta la loro carica straniante le cadenze pianistiche affidate alla bravissima Maria Grazia Bellocchio, specialista assoluta nelle difficili sfide timbriche del pianoforte novecentesco.
…la sua qualità primaria ci è sembrata la capacità di organizzare la sua esposizione dell’eloquio musicale con logica stringente, con un perfetto controllo dell’architettura complessiva, con una chiara definizione del succedersi delle frasi, tramite una lucida e convincente individuazione dei punti culminanti…
…splendido Beethoven con la pianista Bellocchio, finalmente un “Chiaro di luna” senza retorica..un’esibizione di ottimo livello che poniamo sul gradino più alto…