Maria Grazia Bellocchio si conferma un’interprete raffinatissima, versatile e dalle notevoli doti di chiarezza e precisione.
Come si costruisce un recital pianistico fuori dai canoni obbligati dei concerti di agenzia? La risposta la offre alle Sale Apollinee, per la Biennale Musica, Maria Grazia Bellocchio con un intelligente montaggio di pezzi brevi, accortamente contrastanti, in un accattivante caleidoscopio strumentale pensato per sollecitare la curiosità dell'ascoltatore. Poi, come fuori programma, la Bellocchio propone con grazia settecentesca, in una mimesi del clavicembalo, un brano di Couperin. Quanto dire che la pianista milanese trascorre agevolmente dalla ricerca di timbri asciutti e oggettuali, propri del pianoforte contemporaneo, alla finezza del repertorio barocco.
La Bellocchio ha mostrato fantasia con un programma simpatico e intelligente come possiamo aspettarci da questa brillante pianista.
…la Bellocchio apparsa in perfetta forma per la lucidissima tecnica unita soprattutto alla fantasia e all’inventiva musicale.
….il grande pezzo di Tristan Murail “Le territoires de l’oubli” (1977), un grande blocco di 26 minuti, l’ampio arco formale appare inseparabile dalla seducente qualità, dalla concretezza del suono pianistico con una evidenza davvero coinvolgente, esaltata dalla bravura di Maria Grazia Bellocchio.
…l’intelligenza, la raffinata musicalità e il particolare pianismo nelle musiche di Schumann, Bartok e Ligeti…perché le mani di Maria Grazia Bellocchio così come sono al servizio di una mente analitica e di uno slancio passionale, sanno dare al pubblico il senso puntuale di un’interpretazione.
…cd “Stradivarius” Donatoni/Gorli…in evidenza le bellezza del suono, l’ampiezza del respiro nel fraseggio, la precisione e la chiarezza ritmica, essenziale nella musica donatoniana…musicalità e qualità del suono, ben sostenuti da virtuosismo e talento eccezionale…un cd che merita di essere conosciuto.
…il secondo filo rosso che attraverso il cd è costituito dalla personalità artistica della pianista Maria Grazia Bellocchio, non solo infaticabile (ed eccellente) esecutrice di moltissimi la lori in prima esecuzione assoluta, dotata di un panismo di primissimo ordine servito da una tecnica e una musicalità cristalline…
…Oiseaux exotiques di Messiaen…un’esecuzione veramente contemporanea, rigorosa, nella quale emergevano con tutta la loro carica straniante le cadenze pianistiche affidate alla bravissima Maria Grazia Bellocchio, specialista assoluta nelle difficili sfide timbriche del pianoforte novecentesco.
…la sua qualità primaria ci è sembrata la capacità di organizzare la sua esposizione dell’eloquio musicale con logica stringente, con un perfetto controllo dell’architettura complessiva, con una chiara definizione del succedersi delle frasi, tramite una lucida e convincente individuazione dei punti culminanti…
…splendido Beethoven con la pianista Bellocchio, finalmente un “Chiaro di luna” senza retorica..un’esibizione di ottimo livello che poniamo sul gradino più alto…